01 - 10 AGOSTO 2025
Borgo d'Anaunia
Alta Val di Non
INCONTROLUCE RESIDENCY 2025 si svolge dal 1° al 10 agosto a Borgo d’Anaunia, in Alta Val di Non (TN). La residenza invita un gruppo selezionato di artisti a immergersi in un processo creativo che parte dall’archivio intimo dei ricordi per aprirsi a una riflessione collettiva. In dialogo con i territori dell’Alta Val di Non e grazie alla collaborazione con i comuni della zona, la residenza si configura come un laboratorio vivo di ricerca artistica interdisciplinare. Gli artisti lavorano in ambienti eterogenei – dalle sale teatrali agli spazi naturali, fino ad architetture cariche di memoria – per indagare, con approcci diversi, il tema della memoria e dei suoi confini: geografici, esistenziali, estetici e percettivi. Si tratta di un lavoro site-specific che assume un significato ulteriore in un territorio come quello tra Alta Val di Non e Alto Adige, storicamente segnato da frontiere linguistiche, identitarie e simboliche. Qui il confine non è solo politico, ma diventa metafora viva delle stratificazioni della memoria: luogo di attraversamento, coabitazione e trasformazione.
Durante la settimana di lavoro, gli artisti interrogano il modo in cui la memoria prende forma, si espande, si perde o si reinventa. La residenza si conclude con una restituzione pubblica, momento di incontro e confronto con la comunità, per riflettere sul valore della memoria personale e collettiva e sulle sue rappresentazioni possibili. Le restituzioni aperte al pubblico si aprono venerdì 8 agosto alle ore 18.00 presso la Casa dei Padri Maristi di Malosco. I lavori restano visitabili fino al 10 agosto.
Tra i progetti in corso, il lavoro di Manuel Canelles esplora la Casa dei Padri Maristi di Malosco come spazio liminale tra memoria e trasformazione. Attraverso interviste, osservazioni e installazioni audio- video, la casa viene indagata come luogo profetico in senso antropologico: uno spazio che custodisce tracce del passato e, allo stesso tempo, prefigura possibilità e visioni future. La ricerca interroga il destino degli spazi spirituali dismessi e la loro capacità di riattivare immaginari contemporanei. La cappella interna, in particolare, diventa nodo sensibile del progetto: un luogo dove l’eredità spirituale incontra un’estetica sospesa, dando voce a tensioni tra funzione, memoria e trasformazione. L’intera indagine si muove in una dimensione etnografica che pone interrogativi sul futuro dello spazio: non solo come contenitore fisico, ma come organismo simbolico e culturale, aperto a nuove pratiche d’uso.
Accanto a questa esplorazione dello spazio collettivo e simbolico, il progetto Danzare con le ombre di Angela Giassi e Gisella Secreti muove dalla relazione intima tra fisicità e memoria rimossa. Il lavoro performativo indaga come ogni emozione e stato d’animo lasci un’impronta visibile, trasformando la persona in diario mentale. L’ombra diventa materia da abitare, non da nascondere: danzarvi insieme è un atto di conoscenza e ribellione, un gesto politico che rifiuta la linearità, l’efficienza e la bellezza conforme. Il movimento spezzato, esitante, apre lo spazio a una molteplicità identitaria che accoglie anche ciò che è contraddittorio o escluso. In questo gesto si afferma una presenza radicale: non per piacere, ma per esistere.
A proposito di memoria visiva e rappresentazione del paesaggio umano, si inserisce significativamente la partecipazione di Steve Bisson, figura di riferimento nella scena curatoriale internazionale legata alla fotografia contemporanea. Il suo contributo non si configura come curatela della residenza, ma come atto critico che interroga – proprio a partire dal contesto di valle – il ruolo stesso del curatore in territori non metropolitani. In uno spostamento intenzionale dal centro alla periferia, Bisson attiva uno sguardo che si confronta con le complessità del paesaggio umano, sociale e simbolico. La sua presenza rilancia l’urgenza di ripensare le pratiche curatoriali come pratiche situate, capaci di cogliere tensioni, silenzi, contraddizioni e immaginari sommersi.
A intrecciare i fili della memoria con quelli del paesaggio acustico interviene Paolo Antonioni, artista sonoro e visivo che opera con un linguaggio concettuale volto a interrogare la relazione tra segno, ascolto e territorio. La sua ricerca si radica nelle valli alpine come luoghi di sedimentazione acustica, in cui ogni suono diventa traccia di un tempo che insiste.
Completano la residenza due laboratori rivolti a giovani dai 18 ai 35 anni dell’Alta Val di Non, entrambi finanziati con il contributo del Piano Giovani El Nueu Alta Val di Non e della Provincia Autonoma di Trento.
INCONTROLUCE RESIDENCY 2025, realizzato con il supporto della Provincia autonoma di Bolzano. non è semplicemente una residenza artistica, ma un processo di ascolto profondo, coabitazione temporanea e attivazione territoriale. Un luogo in cui la memoria si fa pratica, e dove il confine – tra corpi, storie, culture – smette di essere barriera per diventare attraversamento.
ARTISTS IN RESIDENCE
Manuel Canelles, regista, artista visivo e formatore, si muove in un territorio al confine fra video, installazione e performance. La sua pratica, spesso di natura partecipativa e relazionale, problematizza il confine tra realtà e rappresentazione. www.canelles.org
Manuel Canelles, director, visual artist and trainer, moves in borderline territory between video, installation and performance. His practice, often participatory and relational in nature, problematizes the boundary between reality and representation. www.canelles.org
Angela Giassi diplomata al Accademia Nico Pepe di Udine, si laurea in Discipline dello Spettacolo a Trieste e lavora come drammaturgia e formatrice teatrale. Cura regie di spettacoli teatrali anche in dimensione performativa e itinerante.+
Angela Giassi graduated from the Nico Pepe Academy in Udine, graduated in Performing Arts Disciplines in Trieste and works as a playwright and theater trainer. She also curates theatrical productions in performance and touring dimensions
Steve Bisson è curatore, scrittore e pedagogista italo‑belga, fondatore di Urbanautica e direttore artistico di Lab27. Docente e Chair di Fotografia al Paris College of Art, ha curato oltre centinaia di eventi tra mostre, festival e workshop, esplorando il paesaggio sociale attraverso pratiche visive e antropologiche.
Steve Bisson is an Italian‑Belgian curator, writer, and educator, founder of Urbanautica and Art Director at Lab27. Chair of Photography at Paris College of Art, he has curated hundreds of exhibitions, festivals, and workshops, investigating social landscapes through visual and anthropological practices.
Paolo Antonioni è un cantautore e “artigiano della musica” originario della Val di Rabbi (Trentino). Nei suoi album in lingua rabbiese, come Blainch e Nejer e Chjanzon Dausine, rielabora repertori tradizionali europei in chiave intima e sperimentale.
Paolo Antonioni is a singer-songwriter and self-described “music craftsman” from Val di Rabbi (Trentino). In albums like Blainch e Nejer and Chjanzon Dausine, he reworks traditional European folk songs into an intimate and experimental form.



WORKSHOPS
LA VOCE DEL CORPO
Laboratorio di ricerca teatrale a cura di Angela Giassi e Barbara Lalle
Il laboratorio La Voce del Corpo nasce dall’incontro tra due linguaggi artistici affini ma distinti: quello dell’attrice Angela Giassi, radicato nel teatro e nella costruzione del personaggio, e quello della performer Barbara Lalle, che attraversa la dimensione del corpo come spazio di espressione e presenza. Questa pluralità di visioni offrirà alle persone partecipanti un’esperienza ricca e sfaccettata, in cui esplorare le proprie potenzialità espressive in modo libero, consapevole e non giudicante.
Il percorso si propone come uno spazio di ricerca condivisa, in cui il lavoro vocale e gestuale prende avvio dalla memoria individuale e collettiva del gruppo. Attraverso sessioni di training fisico, vocale e immaginativo si indagheranno le possibilità del corpo e della voce come strumenti espressivi e performativi. La scrittura sarà utilizzata come ulteriore mezzo di esplorazione e rielaborazione creativa, accanto a momenti di riflessione e condivisione collettiva.
Il laboratorio si concluderà con una restituzione aperta al pubblico sotto forma di spettacolo performativo, che vedrà in scena tuttə lə partecipanti, sia in momenti corali che in azioni individuali, offrendo spazio e voce a ogni singolə e alla forza espressiva del gruppo.
Un’occasione per attraversare insieme la relazione tra voce, gesto e presenza scenica, facendo emergere nuove narrazioni e forme di ascolto.
Rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni dell'Alta Val di Non.
Laboratorio finanziato con il contributo del Piano Giovani El Nueu Alta Val di Non e della Provincia Autonoma di Trento
LA CAMERA INTERIORE
Laboratorio di narrazione video a cura di Manuel Canelles
Il laboratorio propone un'esperienza immersiva di narrazione audiovisiva, dove il passato personale incontra le tecniche del linguaggio cinematografico per generare nuove forme di racconto.
Attraverso l’esplorazione di archivi familiari – video amatoriali, riprese dimenticate, cassette VHS o file digitali – i partecipanti saranno guidati in un percorso di riscoperta emotiva e creativa, che darà nuova vita a frammenti intimi e spesso trascurati della propria storia.
L'obiettivo è trasformare la memoria in uno strumento espressivo e condiviso, capace di dialogare con il presente. Le immagini non saranno solo oggetto di nostalgia, ma diventeranno materia viva per costruire un racconto collettivo che restituisca voce e dignità ai vissuti quotidiani, individuali e familiari.
Il laboratorio è anche un'occasione per imparare, in modo accessibile e pratico, i fondamenti della narrazione audiovisiva: dalla selezione del materiale al montaggio, dalla scrittura di una traccia narrativa alla creazione di un'opera finale coerente e coinvolgente.
Un’opportunità per chi desidera raccontarsi, per chi vuole sperimentare con l’immagine in movimento, o semplicemente per chi sente il bisogno di riscoprire e condividere la propria storia.
Rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni dell'Alta Val di Non.
Laboratorio finanziato con il contributo del Piano Giovani El Nueu Alta Val di Non e della Provincia Autonoma di Trento
IN COLLABORAZIONE CON
Cooperativa Smeraldo - Canyon Rio Sass / PRO LOCO Malosco / PRO LOCO Fondo



























